mercoledì 13 ottobre 2010

University of the People: l’Università Telematica del Futuro

università telematica
Nel 2009 un imprenditore Israeliano, un certo Shai Reshef, ha avuto un’idea davvero geniale: creare un università no profit, online, libera dalle tasse ed accessibile a tutte le persone del mondo.

Ed è cosi che verso la fine dell’anno 2009 è nata la University of the People (la UoPeople), un Ateneo online con quartier generale a Pasadena in California, che si pone come obiettivo quello di portare l’istruzione e la formazione accademica nelle fasce sociali emarginate o più deboli e nei luoghi più disagiati.

Intento nobile che ha trovato un terreno fertile nella società moderna, ponendosi come una sorta di “social network universitario” dove gli studenti possono incontrarsi in delle Chat Rooms, condividere il materiale d’esame e scambiarsi opinioni: un ateneo globalizzato per rendere l’istruzione una condizione accessibile a tutti, nessuno escluso.

Le tasse non sono previste e il massimo che uno studente può arrivare a spendere alla fine dei corsi è la cifra irrisoria di 100 dollari.

La forza della “University of the People” è certamente il carattere mondiale che la caratterizza, ma è anche il suo maggiore problema poiché un Ateneo per essere accreditato e riconosciuto ha bisogno di racchiudere un unico Stato e certamente questo non è il caso della University of the People, basata sulla formazione a livello globale.

Questo mancato riconoscimento comporta inoltre un ritorno minimo di denaro all’interno delle casse universitarie e quindi la difficoltà ad ampliare la propria offerta formativa.

In ogni caso questa Università Telematica del Futuro ha innescato un processo di “globalizzazione universitaria” unico, ha creato una Università che parla tutte le lingue del mondo e difficilmente adesso si potrà tornare indietro.